Quanti APR Vlos (Visual Line of Sight) e Blos (Beyond Line Of Sight) in circolazione! I voli della flotta droni sulla Capitale e sulla Città del Vaticano, dopo gli eventi del 13 novembre a Parigi, in relazione all'apertura dell'Anno Santo, sono quindi oggetto di completa interdizione: lo spazio aereo romano è vietato. Il rischio che "obiettivi sensibili" possano costituire "bersaglio" del terrorismo ha, comunque , riproposto le questioni di privacy, security e safety collegate alle operazioni - autorizzate" o meno della flotta degli aeromobili a pilotaggio remoto (APR).
L'esistenza di “obiettivi sensibili" di vario genere e natura, alla presenza di “soft target" - centri commerciali e vari luoghi di aggregazione - rende quindi difficoltosa le misure di prevenzione e di contrasto ai voli dei droni. Quali potrebbero risultare le migliori procedure di monitoraggio, di dispositivi di controllo e "abbattimento" di eventuali droni? Forse radar di bassa quota e satelliti orbitali sono strumenti adeguati a controllare lo spazio aereo nel periodo del Giubileo? Il rischio e/o la minaccia di un attacco terroristico potrebbe essere monitorato con l'utilizzo degli stessi droni?
Il coordinamento interforze e interdiscliplinare tra Aeronautica militare, ENAC e ENAV potrebbe risultare adeguato? In Italia è forse in vigore un elenco degli acquirenti e proprietari di APR in aggiunta ai soggetti autorizzati e certificati ad operare mezzi a pilotaggio remoto? Quanti droni, con limite di peso a 25 kg, differenziati per operazioni Vlos (Visual Line of Sight) e Blos (Beyond Line Of Sight) sono in circolazione?
Per i mezzi Sapr invece - con massa operativa al decollo minore o uguale a 2 kg - gli scenari operativi possono essere altrettanto identificabili (numero e loro proprietari) monitorabili?
Cosa accade invece per i droni con peso superiore a 25 kg? Le problematiche associate al monitoraggio dello spazio aereo romano sembrerebbe accomunarsi con l'attività più allargata dei droni, quella, ad esempio, in prossimità delle piste di volo.
A riguardo, lo scorso 18 novembre ANSV ha emanato la seguente nota:
"Incontro presso l’ANSV sulle interferenze degli APR con aeromobili manned
Dall’inizio del 2015 ad oggi sono pervenute all’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (ANSV) 16 segnalazioni di eventi in cui aeromobili a pilotaggio remoto (APR, detti anche droni) hanno interferito con le operazioni di volo di aeromobili manned (cioè con piloti a bordo). Il dato numerico relativo all’anno 2015 ha fatto registrare un deciso incremento rispetto allo stesso fenomeno osservato negli anni precedenti.
La maggior parte degli eventi segnalati è occorsa in aree “sensibili” per l’attività di volo, cioè in prossimità di aeroporti o dei sentieri di avvicinamento. Anche all’estero, ormai con una certa frequenza, si registrano segnalazioni analoghe, per cui l’ANSV, a livello ricognitivo della problematica, ha ritenuto opportuno confrontarsi con le omologhe autorità investigative straniere. Poiché le interferenze con aeromobili manned possono avere implicazioni sulla sicurezza del volo, l’ANSV ha ritenuto opportuno affrontare la problematica in questione in due distinti incontri, tenutisi rispettivamente l’11 ed il 17 novembre, confrontandosi con le altre istituzioni aeronautiche e con gli operatori del settore. In particolare, l’11 novembre l’ANSV si è incontrata con l’Aeronautica militare, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, l’ENAC, l’Aero Club d’Italia e l’ENAV SpA, mentre il 17 novembre con l’ANACNA, l’ANPAC, l’AOPA Italia e la Task Force tecnica della Fondazione 8 Ottobre 2001.
Nei due incontri i partecipanti hanno messo a fattor comune dati ed informazioni in materia ed analizzato le possibili iniziative da assumere, nel rispetto dei diversi ruoli e competenze, per la mitigazione della problematica in questione."
data inserimento: Lunedì 23 Novembre 2015